Ciao, mi presento

Autodidatta dell’arte pittorica, dopo una laurea in giurisprudenza e un master in marketing e comunicazione, il napoletano Fabrizio Scala si
dedica anima e corpo alla sua unica passione e, nel 2006, diventa protagonista della scena artistica italiana, raffigurando un’insolita Napoli pop, dalle tinte accese e fluo, sui suoi taccuini, magneti e segnalibri, distribuiti nei più grandi centri Feltrinelli e Mondadori.

Partecipa a diversi concorsi e mostre: nel dicembre 2012, e’ uno degli autori partenopei scelti per la rassegna al Pan ‘Mattinarte’, dove si presenta con un irriverente ‘Panorama che ride con sigaretta in bocca’.
Da giugno 2012 a giugno 2013, atterra agli arrivi di Napoli Capodichino, con 12 lavori, dedicati agli scorci più rappresentativi della città, per offrire a turisti e cittadini di ritorno, una “Napoli con gli occhi
di un bambino”. Il suo percorso artistico si incrocia anche con il Pascale, l’Istituto dei tumori di Napoli, con il quale collabora da anni, ingentilendo, con le sue opere di forte impatto cromatico, le locandine di congressi nazionali e internazionali.
Nel settembre 2013, si fa spazio anche in Comune, portando, nella sala stampa di Palazzo San Giacomo, la sua “Caracciolo liberata con panorama amato”. A novembre 2013 apre il suo studio a Napoli, alla via Piscicelli 1h, ormai diventato punto d’incontro di amici, artisti e clienti.

A settembre 2016, partecipa al concorso indetto da Notaract di Napoli e vince con il suo sigillo dedicato a Nando de Napoli, detto Rambo.
Nel maggio 2017 realizza “barattolo di grano Chirico su fondo giallo” per il marchio napoletano “Chirico” ultima rappresentazione della iconica pastiera napoletana sul famoso barattolo.
Nel settembre 2018 è il vincitore del premio “San Gennaro” per l’arte e dona alla città di Napoli “omaggio a de Ribera” rivisitazione di “San Gennaro esce illeso dalle fornaci” 1643-1647 del Maestro Jusepe de Ribera detto “lo spagnoletto”. Fa seguito a questo lavoro lo studio dei lavori di Mattia Preti, Caravaggio, ancora Ribera, Luca Giordano e Battistello Caracciolo.
Scala è in continua sperimentazione, con dedizione e serietà passa dalla tecnica ad olio ai lavori in digitale, con derive su inchiostro e pennarelli.
Affacciarsi all’arte di Fabrizio Scala significa entrare in contatto con una visione di Napoli inedita che, come un colore forte, ti sorprende, ti cattura e non ti lascia più andare.